Come può la comunità scientifica fornire un supporto ai Ministeri per una migliore tutela di squali e razze? Se n’è parlato a Napoli nei giorni scorsi durante il workshop coordinato da Stazione Zoologica Anton Dohrn CNR-IRBIM, Università degli Studi di Palermo, Università degli Studi di Padova e WWF Italia e promosso nell’ambito di tre progetti (Life Prometheus , LIFE European Sharks, eLIFE).

Abbiamo raccontato alcune delle attività del nostro progetto che contribuiscono a una gestione sostenibile: i corsi sulle specie protette, il coinvolgimento dei pescatori nel trovare insieme soluzioni di buon senso, e la mobilitazione della collettività per individuare le aree importanti da salvaguardare. Monica Barone ha mostrato l’attività di sintesi delle normative sviluppata insieme alla  Guardia Costiera per LIFEEUSharks, Giulia Secci di DAGRI UNIFI ha spiegato quali squali mangiamo in Italia, e quanti.

Ha partecipato Vincenzo Nocera, un pescatore di Portici diventato rapidamente un nostro caro amico: con attenzione ed entusiasmo continua a rilasciare torpedini e gattopardi che finiscono ammagliate alla sua rete, attività ancora più importante perché qui nel Golfo di Napoli c’è il Banco di Santa Croce, un’importante area di riproduzione per questa specie in forte declino. Un applauso a scena aperta da parte di tutti i ricercatori presenti ha salutato le parole di Vincenzo: grazie!